La Chiesa all’attacco, la politica arretra. – Giuseppe Governanti

La Chiesa interviene  sugli affari politici italiani ma la classe politica non afferma in modo deciso e chiaro  la divisione tra fede e politica, tra Stato e Chiesa, la laicità dello   Stato. Insomma in Italia non c’è Zapatero.
Posto uin articolo che condivido pienamente.
dal sito:www.liberacittadinanza.it
 
LA CHIESA ALL’ATTACCO, LA POLITICA ARRETRA
di: Giuseppe Governanti – http://www.Governanti.blogspot.com

Il cardinale Bertone, mentre si apprestava a ritornare in Italia, ancora a Baku, è entrato a gamba tesa nella politica italiana, con toni a dir poco intimidatori (con questi politici si può permettere di tutto e di più!): «Ritornando mi tufferò di nuovo anche nei problemi italiani e vedrò se i cattolici stanno emergendo a sinistra, al centro, a destra. E se i valori cristiani sono veramente supportati da un vero impegno».

Verficherà, quindi, se «i leader dei vari schieramenti mettono in atto il rispetto promesso ai valori cristiani».
Nessun politico, di nessuno schieramento, ha reagito ad un atto d’intromissione e d’arroganza.
Nonostante la gerarchia ecclesiastica si sia schierata apertamente con l’UDC di Casini, defensor fidei e sostenitore della famiglia (anzi, delle famiglie), gli accattoni di sacrestia hanno permesso (o hanno preteso che…) a Ruini di spalmare un pò di candidati sicuri nelle liste del PD e del PDL.

Ciò, ovviamente, permetterà una forte presenza trasversale cattolica nel parlamento, idonea a portare avanti o a fermare qualsiasi proposta riguardante i principi irrinunciabili ma oscurantisti di una chiesa tanto arrogante e chiusa quanto inetti e imbelli sono i politici nostrani, pagati profumatamente, tra l’altro, da tutti i cittadini italiani, anche da quelli che hanno bisogno di vedere regolate le loro attese in merito ai cosiddetti problemi eticamente sensibili.

Così la CEI, per bocca del suo presidente Bagnasco, ipocritamente dichiara il non coinvolgimento; ma poi, sempre con riferimento alla sua dottrina, si augura che le elezioni siano «un’occasione di crescita morale e civile». Infine, prima di indicare le priorità del nuovo parlamento, come un vero e proprio partito politico, ricorda ai cattolici che è loro compito opporsi «al rischio di scelte politiche e legislative che contraddicono fondamentali valori e principi, antropologici ed etici, radicati nella natura dell’essere umano, in particolare riguardo ala tutela della vita umana in tutte le su fasi».

Non sollecitazioni, democratico Veltroni, ma pura e semplice ingerenza; non un discorso di costruttivo, vista la presenza, voglia o no, di uno stato laico, ma imperativi (comandamenti?) forti e chiari, quasi sovversivi.

Per concludere: Zapatero, democratico Veltroni, ha vinto perché, oltre alla coerenza dimostrata nel mantenere le promesse, ha avuto il coraggio di dividere la politica dall’acqua santa.
Zapatero ha dimostrato con la sua intransigenza nel difendere la laicità dello stato e il suo diritto a legiferare come stato laico, che nella cattolica Spagna, quella della «santa inquisizione», si può fare a meno, della gerarchia ecclesiastica e che gli spagnoli sanno distinguere e scegliere per il bene dei figli.

Anche in Italia ciò sarebbe possibile, perché, ne sono convinto, gli italiani sono molto più avanti dei politici nostrani, pronti a genuflettersi per un pugno di voti, permettendo allo Stato più reazionario della Terra profonda ingerenza nella vita d’ogni cittadino.

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2 risposte a La Chiesa all’attacco, la politica arretra. – Giuseppe Governanti

  1. toni ha detto:

    in tutti gli stati  democratici quando fanno le votazioni chi perde va a casa e chi vince governa ,qui in Italia da quando sono nato  sono sempre gli stessi ed e gia trascorso più di mezzo secolo .chi deve fare le leggi chi li devono fare rispettare ,sempre loro e la bella Italia va verso la deriva  ,ora sciamo 22 in Europa come salari .io dico solo che si devono vergognare quando vanno in televisione x farci credere che sono politici .della chiesa meglio neanche parlarne ne avevano 1 dei buoni purtroppo e morto ,meglio che quartino hai suoi preti pedofili  

  2. antonella ha detto:

    Si, è vero i politici escono dalla porta e rientrano dalla finestra (ahahah) e alla fine sono sempre le stesse facce. Ma qualcosa sta cambiando grazie a movimenti di opinione, ai blog di Grillo, Travaglio, Franca Rame, a blog di persone con mente critica e il più possibile libera. La gente s\’incontra, si scambia opinioni idee. Già le liste dovrebbero essere un pò più "pulite". Però Berlusca che candida Ciarrapico, fascista e pluri condannato…e altri di altre liste…Lentamente io credo che nella gente stia nascendo il desiderio di esprimersi e di ritrovarsi, penso che si stia creando una coscienza civile, la coscienza dei propri diritti e che questi diritti debbano essere salvaguardati. Dopo le elezioni…dovremmo essere dei cittadini responsabili, attenti e critici e protestare insieme se i politici non fanno il proprio dovere ma portano avanti solo i loro interessi…Insomma avremmo un bel da fare…
    Per l\’ingerenza della Chiesa…è possibile un dialogo ma solo  se non si parte dall\’idea che si possiede la Verità assoluta, ma solo se si rispettano le esigenze dell\’altra parte anche se sono diverse dalle nostre. Spesso la Chiesa vuole imporre il suo ordine civile ed etico a tutti, anche a coloro che hanno altre idee, altre esigenze, altre regole morali…e questo suo assolutismo è la negazione della possibilità di qualsiasi dialogo.Grazie del commento e un abbraccio, Antonella

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